domenica 20 gennaio 2013

Sex Education


 Ho trovato "casualmente" (ehm ehm..!) questo canale su youtube in cui una ragazza di 23 anni di San Francisco parla in modo spontaneo, divertente, professionale e senza alcun tabù di sesso e sessualità in ogni suo aspetto.
Il suo nome è Laci Green ed ecco a voi qualcuno dei suoi video.

lunedì 14 gennaio 2013

I'm still alive

Sono ancora vivo, a volte su di giri, a volte col morale sotto terra.
Negli ultimi mesi sono stato un po' impegnato e con la testa altrove, quindi ho decisamente trascurato il mio piccolo blog. Anzi l'ho proprio abbandonato!
Quant'è che non scrivevo un po' di minchiate?

6 mesi? 8 mesi? Un anno?... Forse il web non ne sentiva la mancanza, ma io un pochino sì.
Ogni tanto cercherò di ricordarmi di avere un blog per quanto la mia anima "blogger" non sia proprio sviluppata.


Passo e chiudo,
Buonanotte e さようなら!
 


domenica 13 maggio 2012

Restyling

Ho dato un tocco un po' più fresco al blog cambiando sfondi e colori....! 


Mentre i miei parenti tracannano caffè, ora mi metterò a scrivere un pochino di tesi...


P.S. AUGURI ALLE MAMME!

sabato 12 maggio 2012

Una vita semplice

L'altra sera mi si è presentata l'occasione di vedere questo film e senza pensarci due volte sono andato a vederlo da solo visto che nessuno poteva venire con me!
...e così ho scoperto una piccola perla. Purtroppo non sono molto bravo a fare recensioni, quindi mi limiterò a scrivere qualche pensiero, qualche suggestione che questo film mi ha suscitato.
Il film racconta il rapporto fra Roger, giovane uomo di Hong Kong, e Ah Tao, da più di sessant'anni governante nella sua famiglia. Ah Tao, dopo essere stata colta da un infarto, decide di entrare in una casa per anziani. Roger si prende cura della donna rispettando comunque le sue scelte e la sua grande dignità. Ah Tao è una donna umile e gentile ma non per questo debole. Io direi che il suo personaggio è caratterizzato da una forza molto delicata, da una grande forza d'animo. Questa donna si ritrova nell'ospizio circondata da tutta una serie di tipi umani, da vecchietti tornati bambini: ho trovato toccante ma anche divertente la scena in cui questi anziani mangiano indossando dei bavaglini colorati e con disegnati dei pupazzetti... e infatti malgrado i forti temi affrontati non manca qualche sorriso durante il corso del film! 
Il centro della pellicola è il tenerissimo rapporto che c'è fra Roger e Ah Tao, un rapporto di profondo affetto e rispetto reciproco, quasi più di un rapporto fra madre e figlio.
Anche questo film è ricco di "silenzi non silenzi", momenti in cui le emozioni sono lasciate libere di vibrare nell'aria senza che ci sia qualche dialogo che le spieghi. Bastano gli sguardi per penetrare nelle sensazioni dei personaggi. E questo è ciò che tendenzialmente apprezzo di più nei film orientali!
Qualche lacrimuccia scende verso la fine del film! Ma nonostante i temi della vecchiaia, della morte, della malattia la sensazione che lascia è dolce e scalda il cuore. In inglese lo definirei proprio un film "heartwarming" (che io sappia non esiste in italiano un aggettivo che renda l'idea!)



Insomma la visione è caldamente consigliata!

domenica 15 aprile 2012

Relax


Vasca da bagno, schiuma, una tazza di caffè e un libro da leggere ("Musica" di Yukio Oshima) mentre fuori piove....




Piccole gioie della vita.

venerdì 13 aprile 2012

«Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie ... ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami ... ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi ... ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.»
Anonimo Giapponese


venerdì 6 aprile 2012

There's always tomorrow!


ウルフルズ - 明日があるさ




There's always tomorrow, there's always tomorrow
I'm young, and I have dreams
Surely some day, surely someday
You'll see
There's always tomorrow, there's always tomorrow, there's always tomorrow

There's a guy who left work to start his own company
I'm still left behind here at work
There's no need to hurry, there's no need to hurry
I tell myself
There's always tomorrow, there's always tomorrow, there's always tomorrow

My new boss is French
Body language doesn't even work with him
This is my chance, this is my chance
I should start studying again
There's always tomorrow, there's always tomorrow, there's always tomorrow

One day I suddenly thought
Why am I trying so hard?
For my family? For myself?
The answer is in the wind
There's always tomorrow, there's always tomorrow, there's always tomorrow

Some say that young people aren't very good at their work
But they're better than myself when I was young
Just let it pass, just let it pass
That they can't be polite
There's always tomorrow, there's always tomorrow, there's always tomorrow

There's always tomorrow, there's always tomorrow
I'm young, and I have dreams
Surely some day, surely someday
You'll see
There's always tomorrow, there's always tomorrow, there's always tomorrow

Un anno fa!

L'altro giorno mi è capitato di rileggere i miei primi post. Alcuni trasudano una drammaticità che non mi è propria ma se ripenso a quel periodo non lo rinnego, non lo considero da dimenticare.
L'Io presente del resto è somma di tutti quelli passati, no? E il mio Io presente non è certo perfetto ma nell'ultimo anno è diventato migliore e più "sano". Oggi riguardo ad un anno fa senza nostalgia ma con grande affetto e come ad un periodo chiave della mia vita (almeno per ora!). Potrei riassumere il tutto con un "per aspera ad astra".

Detto questo domani parto per Pasqua. Visita ai parenti...! Spero di riuscire a scrivere un po' di tesi perché ovviamente sono indietro. AIUTO


Qui sotto il video degli Ulfuls - Ashita ga Aru (C'è sempre domani)


La faccia del frontman mi fa troppo ridere!


ウルフルズ - 明日があるさ

sabato 17 marzo 2012

...that's why they invented masturbation...


"That's why they invented masturbation"

Qualche mesetto fa forse era la prima volta che sentivo la parola masturbazione in tv!
Purtroppo non sono riuscito a trovare la scena completa.

Ah! Un pochino Glee mi manca! Aspetterò pazientemente fino ad Aprile per il prossimo episodio.

mercoledì 14 marzo 2012

Poetry

Torno dal cineforum or ora...! 
Il film in programma era Poetry del regista sud coreano Lee Chang-Dong.
Ho deciso di scriverne qualcosina nel mio piccolo blog prima che mi passino dalla testa tutti i pensieri che il film ha suscitato in me.
La protagonista è una signora sessantacinquenne che ha a che fare con una serie di difficoltà: una figlia lontana, un nipote adolescente scontroso e schivo e l'alzheimer. Nonostante tutto cerca di andare avanti con positività finché un evento scuote la sua esistenza: una studentessa della scuola locale si uccide. La causa della scelta estrema pare risiedere in delle molestie sessuali subite da un gruppo di studenti fra i quali è coinvolto anche il nipote della protagonista. La signora sconvolta dalla vicenda pare non sapere come affrontare la cosa mentre i genitori degli altri ragazzi vogliono risolvere la cosa con un risarcimento in denaro. L'unico conforto della signora è un corso di poesia tramite il quale si mette in cerca dei segni di bellezza che la circondano. Quindi si mette in ricerca dell'ispirazione per poter finalmente scrivere una sua poesia. 



I genitori degli altri ragazzi coinvolti pensano di risolvere tutto con i soldi. Ma un risarcimento in denaro risolverebbe veramente qualcosa? Veramente finirebbe tutto il dolore che la vicenda ha causato? Probabilmente no... e la protagonista è l'unica a capirlo. 
Ciò che mi ha più colpito sono i silenzi. Molto più carichi di significato e di emozioni rispetto ai dialoghi. Il dolore è talmente forte che non si trovano le parole per esprimerlo, anzi, non c'è bisogno delle parole per esprimerlo. E infatti nonna e nipote non parlano mai esplicitamente di ciò che è successo. Non c'è bisogno di urlare, fare confusione; non c'è bisogno di inutili drammatizzazioni.


Questo concetto, molto orientale, forse è estraneo alla società occidentale che ha bisogno di parole, immagini veloci ed esplicite per capire. Quindi mentre sullo schermo scorrevano immagini di paesaggi bucolici, piccole case orientali e strade trafficate in cui si trovava la buffa protagonista adornata di cappellino in stile un po' "british", alcune persone uscivano dal cinema perché troppo annoiate.