mercoledì 4 maggio 2011

Banana Yoshimoto - "Il corpo sa tutto" e "L'abito di piume"



















Ecco altri due bei libri della Yoshimoto!

L'abito di piume è stato il primo libro che ho letto di questa autrice, ancora a settembre dell'anno scorso.
All'epoca era un po' che volevo provare a leggere uno dei suoi libri e finalmente mi ero deciso a prenderne uno. 
Ho scelto più o meno a caso fra quelli che c'erano e mi sono ispirato perlopiù alla trama!
Ho apprezzato la semplicità nello stile e la "magia della quotidianità". Infatti i paesaggi descritti, le situazioni per quanto possano sembrare banali assumono un significato quasi magico appunto e "curano" la protagonista della storia infondendole speranza nel domani.

Il corpo sa tutto è un libro a cui sono legato in quanto l'ho comprato in un giorno particolare. Ero stato bocciato ad un esame ma al momento me ne importava poco perchè ero disperato per problemi più intricati! Sono entrato in libreria e l'ho comprato facendomi guidare dalla descrizione sul retro: 
"I racconti di Il corpo sa tutto propongono l’arduo percorso dal dolore alla guarigione attraverso una gamma sorprendente di modulazioni. Il corpo (e la psiche) al centro di questi racconti è così attaccato al dolore da opporsi alla guarigione, fino a che la liberazione si fa strada a un tratto, accarezzando la mente e alleggerendo il peso della carne. A ostacolare la guarigione a volte è solo la paura di nuovi dolori, di altri ostacoli. Traumi infantili, ricordi dolorosi, la contiguità fra felicità e dolore, il lutto e la morte: nodi apparentemente insolubili si sciolgono sotto il raggio di un'intuizione illuminante, permettendo ai protagonisti di queste storie di uscirne salvi e arricchiti."  Insomma sembrava messo lì per me!!
Forse mi ha colpito di più la descrizione che il libro in sé comunque..... =D
Da questo libro ecco un pezzo che mi ha colpito:
"Alzai lo sguardo verso l'alto, e tra le ombre scure dei rami degli alberi vidi moltissime stelle che brillavano. Siccome ragionare più profondamente mi sembrava di una difficoltà insuperabile, decisi di non ragionare più, e poi ormai pregando avevo affidato i miei sentimenti agli dèi, perciò anche per tutto il resto avrei lasciato fare a loro, che sia quel che sia... e così pensando, scesi la scalinata affrettandomi verso casa."

2 commenti:

  1. del legame tra mente e corpo ci sarebbe da parlare a lungo... io ci credo! che poi non la chiamerei solo "mente", ma questo è un discorso lungo che ti risparmio! ciao!

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